PAOLO PERETTI è nato a Mogliano (MC) nel 1954 e risiede a Sant'Elpidio a Mare (AP). Ha fatto studi classici e si è laureato in giurisprudenza, coltivando parallelamente la musica; quest'ultimo preponderante interesse lo ha poi portato a diplomarsi in paleografia e filologia musicale a Cremona. Ha insegnato materie musicali in scuole di vario ordine e grado, dalle secondarie all'università; vincitore di concorso per titoli ed esami, è oggi titolare di una cattedra di storia della musica presso il conservatorio "Piccinni" di Bari.

Da molti anni si dedica attivamente alla ricerca storico-musicologica, specie intorno alle fonti musicali marchigiane, settore in cui ha elaborato originali contributi concretizzatisi in interventi a convegni specialistici e in numerose pubblicazioni scientifiche che spaziano dal Medioevo al Novecento: volumi monografici e articoli su riviste specializzate di storia locale ("Studi storici maceratesi", "Studia Picena", ecc.) o di musicologia diffuse a livello internazionale ("Rivista italiana di musicologia", "Recercare", ecc.). È uno dei maggiori esperti di storia organaria marchigiana, alla quale ha dedicato numerose e fondamentali pubblicazioni, da Gli antichi organi del comune di Pieve Torina e la dinastia dei Fedeli della Rocchetta di Camerino (1987) al recentissimo Organi e organari nella Marca dal Potenza al Tronto (2000).

Ha inoltre collaborato con l'Istituto dell'Enciclopedia italiana, scrivendo la voce Fedeli all'interno del Dizionario Biografico degli Italiani; ha tenuto conferenze, lezioni e corsi sulla storia dell'organo e sulla schedatura degli organi antichi, curando la pubblicazione di un prestigioso volume sugli organi storici marchigiani restaurati per conto della Regione Marche (1995). Tra le altre pubblicazioni di carattere musicologico: "All'armi franche" una cantata rivoluzionaria di Niccolò Zingarelli (1993), La cappella musicale della Collegiata di Sant'Elpidio a Mare (1994), L'Argonautica ed altri intermedi (1994), Profilo biografico-critico di Luigi Vecchiotti (1994), Due Stabat Mater "ad imitazione dell'esimio Sig. Pergolesi" (1994), "L'iridata sorgente" ovvero la musica popolare marchigiana nell'opera di Lino Liviabella (1997), Le sonate per violino e basso continuo di Aldebrando Subissati (1997), Due sinfonie lauretane di Niccolò Zingarelli (1999), Per una storia della musica a Potenza Picena (1999), Bibliografia teatrale marchigiana (2000).

Sulla scorta delle sue trascrizioni e revisioni critiche, sono state modernamente riproposte al pubblico musiche di dimenticati compositori marchigiani del passato: tra queste, alcune laude anonime del sec. XV che rappresentano le più antiche composizioni polifoniche finora ritrovate nelle Marche.
Con Montessoriana affronta la sua prima prova come autore di testi per musica.

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